C'ho messo davvero tanto tempo per scegliere, ed ho scelto solo nel momento in cui ho pensato cosa starà pensando adesso Pino, adesso che non c'è più, magari ci sfotte.
Forse è la visione più umana e tremendamente ironica che si potesse avere sul Paradiso o presunto tale, ma il punto di vista è davvero magnifico.
Il padrone, capo in terra del mio tempo e delle mie mani e la speranza che forse da morti si starà meglio senza dover lavorare.
"Ma che vi siete messi in testa?
In paradiso si deve lavorare!"
'O Padrone - Pino Daniele
Avrei davvero molte cose da dire sul Pino musicista e autore ( forse lo farò in un secondo momento), vorrei però soffermarmi su ciò che Lui è stato per me in quanto rappresentante perfetto del nostro essere Neri a metà; con una cultura, quella partenopea, densamente miscelata di sapori, odori e suoni provenienti da tutto il Mondo.
In realtà io questa cosa non avrei voluto neanche scriverla.
Non sono stato io a decidere, o almeno non l' "io" razionale che esiste forse dentro di me.
Ho letto di un sacco di ricordi, pensieri, citazioni, elogi, offese, campanilismi e che Napoli avesse dimenticato Pino Daniele come fa con un calciatore o una moda che dovrà pur passare.
In realtà Pino non se n'è mai andato, lo ritrovi nei gesti, nelle parole, nei sorrisi e soprattutto nei pianti di tutti i napoletani: è praticamente diventato parte del nostro linguaggio, come il Voi al posto del Lei, Pulcinella e questo fatto che ci piace gesticolare mentre parliamo.
Non ho la presunzione di scrivere la verità assoluta su Napoli, i napoletani e come vivono le cose, volevo solo dire la mia con grande rispetto e perchè anche io cammino 'ca vocca salata.
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