mercoledì 4 giugno 2014

Una mattina come tante.

Sembra una mattina come tante.
Il cuore mi batte più veloce del solito.
Ho tante cose da fare, forse troppe, metto in ordine i pensieri.
Quelli vecchi, girano per la mia testa in un vortice da Luna Park con voci stridule di paura e adrenalina; non ho abbastanza paura per provarci ancora.

Provare la stessa giostra, dopo anni in cui ti è sembrata stretta, così tanto da sentirti in una gabbia da zoo e non in un divertimento.
Poco coordinato al mondo circostante, pensi sempre che la colpa di tutto sia tua e del tuo fottuto modo di vivere così inusuale.

Da grande potrei fare il giostraio, conosce benissimo il gioco e non ha paura di sbagliare, non c'è rischio.

Il rischio.

Ti cerco da sempre, unico stimolo per tenermi a galla in un mare di merda e monotonia.
Voglio i picchi, quelli alti, quelli bassi.
Mi basta non avere la piattezza che ormai si ricerca con la stabilità emotiva, professionale e sociale.

Quella ti uccide.

Cerca il nuovo, cerca il bello, cerca il brutto, cerca l'amore, cerca l'odio, cerca la passione, cerca gli anni di vita che ti restano.
Cerca tra la spazzatura, alle persone non è chiaro cosa buttare e cosa conservare e potresti trovare un tesoro nascosto; tra una foglia di lattuga marcia ed un cuore pulsante.

Poi suona una canzone, non l'ascoltavo da anni. Era nella spazzatura.


"All you folks think I got my price
At which I'll sell all that is mine
You think money rules when all else fails
Go sell your soul and keep your shell
I'm trying to protect what I keep inside
All the reasons why I live my life"


https://www.youtube.com/watch?v=qYKi_pjKmkE