mercoledì 25 marzo 2015

Il deserto.

Ho spento la luce, messo su qualche candela ed un pezzo già suona nell'amplificatore.

Quando mi metto qui a scrivere c'è sempre un motivo, la testa mi bolle come magma denso, rosso e vivo.
I pensieri forzano le serrature e spalancano la coscienza con violenza, sanno già che c'è qualcosa e non sarò qui a suonare per loro certo, lascerò il mio cappello.
Il deserto mi attende, facile perdersi e facile impazzire.

Ho fatto il pieno certo, e non sono così scemo da partire senza il mio cappello.
Qualcuno l'ha visto?  I pensieri l'hanno preso. Ingoiato. Digerito.

Ok, Ora bisogna affrontarsi.
Quella stanza non ha più niente di mio, sembra ghiaccio e qui è deserto.

- Ho capito perchè siete qui, ora parlerò con voi, a patto che mi restituiate il cappello.
Ok - dissero.
- Io non ho paura di affrontarvi ok? Sembra tutto un gioco troppo grande e non abbiamo il coraggio di salire sulla giostra.
Non è malafede, è che salgo solo quando so di divertirmi. Mi capite vero?
- Certo che capiamo, noi siamo te, solo senza paure.

Rispose un imbarazzato silenzio e poi il buio.
La candela è consumata, meglio prenderne un'altra. Torna la luce e non ci sono più. Le paure.