lunedì 1 settembre 2014

Odio.

Quando 140 caratteri non bastano ad esprimere un disagio.
Odio tutti.
Odio i tuttologi, così attenti nel mostrare quello che sanno scoprendo il fianco all'ignoranza.
Odio gli innamorati che ostentano felicità al pubblico dei Social, poi girano l'angolo ed hanno più corna del cervo Jägermeister.
Odio chi non sa vivere nel suo spazio, provando ad invadere il tuo, ben protetto da una linea Maginot di FATTI I CAZZI TUOI.
Odio chi fa le cose per moda o perchè è uno status symbol, privandosi del minimo di personalità che Dio o chi per esso gli ha donato, insieme ad un cervello bravo ad abbinare semplicemente i colori dei vestiti di merda che indossano.
Odio quelli che non sanno ascoltare, quelli che hanno il loro bel portfolio pieno zeppo di ovvietà e stronzate da dire, senza interessarsi MINIMAMENTE al fiato che proviene dalla tua bocca.
Odio chi non sa sognare, chi resta immobile nella vita reale, in una fissità angosciante.

Se smettessi di odiare, sarebbe il MIO primo passo verso il regresso.


2 commenti:

  1. "Odio", l'ho detto talmente tante volte in passato che ora non riesco piú senza sentirmi a disagio. Intolleranza e fastidio, quelle sì, le conosco bene e le sostituirei ad ogni tua frase al posto di "odio". Oggi ho ancora speranza nel genere umano, ho un'indole ottimista che raramente passa e dice "ehi, se odiassi meno staresti meglio", ma probabile che domani arrivi l'indole "frustrata" e allora sentirai il mio eco di ogni "odio" da te sopra citato. L'importante è muoversi, e andare avanti, perché è l'unico modo per rimanere in equilibrio. E se occorresse l'odio per non cadere, beh, ok, ognuno ha un suo metodo per non farsi male.

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    1. L'odio è un sentimento molto controverso.
      La reiterazione del termine può far sembrare violento il mio pensiero, che però è fatto di intolleranza (come hai detto tu) e voglia di riuscire a fare qualcosa per far comprendere alle persone le vere priorità di questo mondo.
      Muoversi costantemente, senza timori ed a volte, senza timone.
      Il movimento, di pensieri, di gambe, di occhi.
      Perpetuo, quello si che può salvarci, hai ragione.

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