sabato 19 dicembre 2015

Se guardi giù

Ho dormito la solita manciata di ore, il caffè è freddo, lasciato sul tavolo in cucina da qualche ora.
La casa è vuota, probabilmente l'ispirazione deve esserle venuta guardandomi riposare un po', avvolto nel piumone e chiuso in un guscio di malinconia.
Questi giorni sono sempre stati così, portano via più di quello che ti danno.
Ho imparato a combatterli con dei trucchi da illusionista, mascherando ogni segno, ogni linea che la vita sta scalfendo a crudo sulla mia pelle,  mostrando solo il profilo che si può definire vivo. O meno morto. 
Ha un bel sorriso costruito negli anni, ogni botta presa lo rende più bello e credibile. Indossa un bel vestito, i capelli sono in ordine ed ha delle scarpe così luccicanti che farebbero invidia a Fred Astaire. Dietro di lui c'è uno specchio. Mostra tutto quello che da solo non riesce a vedere. Al centro della sua schiena c'è un buco largo quanto un piatto da antipasti, i vermi gli stanno divorando le viscere ma lui continua a sorridere come se tutto fosse nella norma.
Opposte allo specchio ci sono delle tele che sembrerebbero le ninfee di Monet.
I riflessi della campagna francese sono come opere di verità. Somigliano quasi a lui, adagiate sul pelo dell'acqua, saranno salvezza ma mai casa per tutti gli abitanti di quello specchio d'acqua così blu da far venire i brividi se guardi giù.






1 commento:

  1. La tua anima è troppo bella. Troppo. So che lo sai. So che ne conosci il rovescio della medaglia. Dove sei? Mi piacerebbe solo parlarti. Per favore.

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